Lui & Lei

Viaggio


di 6ulysse1
14.08.2024    |    29    |    1 8.0
"Suggerisco a lei di chiamare il suo marito e di dirgli di aspettare al bar nella hall un ulteriore chiamata … nel frattempo accosto la porta e poi mi dirigo..."
Avevo messo un annuncio su un sito. Mi piace fantasticare e leggere gli annunci. Alcune volte ero interpellato, altre volte ero io a scrivere.  Loro si erano messi in contatto con me, loro una coppia che cercava un uomo o una coppia cerebrale per mettere lei al centro delle attenzioni.
 
Dopo qualche messaggi di cortesia con lui ci si accordava per un appuntamento nella hall di un grande albergo moderno affacciato sul mare.
Entrambi arrivarono puntuali al bar. Una volta seduti si inizio a parlare del più e del meno, di viaggi, di lavoro. Lui era pensionato mentre lei lavorava ancora. Era una donna con un bel sorriso, un po’ in carne ma si capiva che teneva al suo fisico, occhi scuri, e un bel decolté in cui potevo tuffare gli occhi, sotto la camicia chiara leggermente aperta per mostrare un merletto bianco sulla pelle ancora abbronzata. Indossava una gonna, una giacchetta oltre scarpe con tacchi: Ad un certo punto della conversazione mi sono chinato verso di lei e gli ho sussurrato: “Cara, credo che sia ora di andare ..” . Mi ha guardato con un bel sorriso, poi girandosi verso il marito dice: “puoi andare a fare la passeggiata che volevi fare, ti chiamiamo più tardi, e si alza dirigendosi verso gli ascensori.
Nel ascensore che ci porta al 5 piano mi avvicino a lei e piano la spingo piano contro la parete appoggiando le mie labbra sul suo collo per sentire il suo odore. “Che buon profumo..”
Lei si gira e mi offre la sua bocca … poi l’ascensore si ferma.
Aperta la porta della suite, lei entra ed appoggia la borsa sul tavolo. Osserva il luogo sorride, le piace, lo dice, si avvicina alla parete vetrata che affaccia sul mare, il sole sta ancora alto ed illumina la stanza forse troppo … sotto la vita scorre, macchine pedoni ciclisti famiglie turisti, alcuni sono in acqua… Si gira verso di me, si dirige verso di me e si toglie la giacca che appoggia sulla poltrona. Mi avvicino e appoggio le mie mani sui suoi fianchi per avvicinarla contro di me, sente il gonfiore mio contro il pube suo. Gli occhi si incrociano e le lingue si sfiorano poi invadono le bocche. Il desiderio sale senza pudore. Le mie mani aprono la sua camicia per scoprire un suo bel seno. I capezzoli sono già turgidi dietro al merletto, si vedono le punte spuntare... La gonna scende a terra e lei rimane in intimo. Indossa collant tipo calze con reggi calze, mantiene i tacchi, il reggiseno è pieno.
A quel punto si occupa di me, sbottona la camicia, la toglie, poi si china e mi toglie le scarpe, poi i calzini, in lontananza vedo il sole tramontare mentre la luce rossa illumina la stanza. Ora apre la cinta poi sbottona il pantalone e fa scivolare il boxer.
“Ah…» dice con un sorriso guardandomi negli occhi. Piano si rialza mentre la suo mano sfiora l’interno coscia fino a toccare le palle prima poi il pene eretto…Sento un sospiro di sollievo nell’orecchio che mi percorre tutta la schiena…
Si gira poi si china e sfila la mutandina di pizzo bianca e si avvia verso la vetrata dove si ferma. Osservo come si posiziona: si é fermata forse 40 cm prima della vetrata , il sole è coperto dalla sua figura in contro luce, allarga un po’ le gambe, inarca un po’ il bacino, appoggia le mani su vetro. Aspetta.
Mi avvicino e appoggio le mani sui suoi reni poi scendo piano sulle chiappe. Le sfioro e avvicino la mia bocca al suo collo. Sento il suo profumo e spingo il mio corpo contro il suo . Lei oppone una leggera resistenza quando basta per farmi sentire che devo esplorare meglio con il mio cazzo tra le sue gambe che allarga un pò d’instinto…. Dirigo la mia cappella contro le sue labbra , umide , anzi bagnatissime in modo indecente… La cosa mi eccita ancora di piu e glielo dico. Senza mezzi termini mi risponde : “..cosa aspetti allora..”. Nello stesso tempo ruota il bacino ancora di piu e sento la mia cappella essere asiprata di un tratto… Affondo tenedo i suoi fianchi fino ad essere bene in posizione. Lei comincia a respirare piu forte. Io a prenderla piu forte…. Ormai i nostri movimenti sono ritmati . La mia mano sinistra accarezza il suo seno copre del merletto , senza fronzoli apro il reggiseno e libero le sue mammelle. La scopo e le dico: “…Guarda giu , sul marciapeide seduto sul banco ….” E lei fissa e capisce subito… La spingo sul vetro . « …Imagina come lui sotto seduto possa bene osservare la scena illuminata dal tramonto in vista a tutti… ». « ..Osserva alla sua sinistra quel uomo anche lui ha capito e ci osserva… » Lei freme mentre affondo i colpi, ralento e poi accelero. Mi fermo un attimo e mi allontano ordinandole di rimanere così e di toccarsi. Sì esegue docile. La osservo mentre raggiungo il letto, prendo un cuscino e poi mi avvicino di nuovo alla vetrata poggiando il cuscino a terra . La mia mano scorre sulla sua spalla , scende sul seno stringe il capezzolo forte abbastanza da sentirla lamentarsi . La giro verso di me e gli dico di inginocchiarsi . Siamo posizionati di profilo per i spettatori di giù. Lei lo sa e si muove piano per permettere di capire i movimenti . La sua mano afferra le mie palle e le stringe , l’asta si drizza orizzontale di fronte alla sua bocca aperta …. che si avvicina piano, tira fuori la lingua poi avvolge la mia cappella e risucchia tutto fino a baciare il mio pube . Cazzo che bocca ! Che gola ! Sento le sue tonsille sulla mia cappella . Sembra che il respiro gli manca ma gestisce l’operazione piano, il respiro con il naso . Giro la testa mentre l’ultimo raggio di sole scompare all’orizzonte . Tengo la sua testa . Poi osservo il lungomare alla ricerca di una figura . Dopo poco la vedo appoggiata ad un palo , fuma una sigaretta, indossa un impermeabile lungo e porta un cappello che nasconde il suo viso . Dico allora : « …credo che sia ora di mettersi a nostro agio sul letto.. » . Lei si alza da terra e tira la tenda . Io abbasso le poche luci ancora accesse. La stanza cade in penombra . Giù alcune figure si alzano, altre si muovono , la vita riprende il suo corso normale .
Suggerisco a lei di chiamare il suo marito e di dirgli di aspettare al bar nella hall un ulteriore chiamata … nel frattempo accosto la porta e poi mi dirigo verso il bar da dove prendo ed apro una bottiglia di spumante . Prendo dei bicchieri e gliene porgo uno . Indossa sempre le calze e i tacchi seduta la schiena contro la testata gambe allungate e incrociate . Sorridiamo brindiamo e gli dico : « …allarga le gambe, piega i ginocchi, voglio vederti e farti vedere … »
Ad un tratto sentiamo la porta della camera chiudersi e la luce spegnersi del tutto , ormai solo le luci riflesse della città illuminano il soffitto della stanza ed una figura alta, con cappello in testa, impermeabile addosso appare dal corridoio. Sì ferma e ci osserva nella penombra. Lei mi chiede : « .. chi è.. » . Rispondo il regalo concordato con tuo marito . La figura si avvicina nel buio, si posiziona ai piedi del letto ed osserva . Non si toglie nulla . Il suo profumo invade la stanza, si abbassa e si stende sul letto , risalendo piano verso la donna seduta . Osserva il cappello che si avvicina .. ormai è tra le sue gambe … chiude gli occhi appena sente il fiato sulla sua pelle
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